"La vetrina dei fasmidi"
"Che cos’è dunque un fasmide? Un insetto. Da dove veriva il suo nome? Da phàsma, ovviamente, che indica l’apparizione, il segno degli dèi, il fenomeno prodigioso, per non dire mostruoso; e anche simulacro; e infine presagio. Di che cosa si nutre? Della foresta di cui ha assunto la forma, e di cui a breve assumerà la sostanza. Perché il fasmide, a differenza di tanti altri animali, non si limita a riprodurre una caratteristica particolare del suo ambiente, ad esempio il colore. Il fasmide ha fatto del suo corpo lo scenario in cui nascondersi, incorporando quello stesso scenario in cui nasce. Il fasmide è ciò che esso mangia e ciò in cui esso abita. È ramo, talea, frasca, cespuglio. È la corteccia e l’albero. La spina, lo stelo e il rizoma." tratto da La conoscenza Accidentale di Georges Didi-Huberman
"Se esiste una relazione tra arte e osservazione scientifica, Jessica Ferro, giovane pittrice veneta, impiega dedizione e forsennato studio nel creare, attraverso la sua ricerca artistica, un terreno di convergenza tra il rigore apollineo della scienza e la spinta creativa dionisiaca. [...] La sua è una pittura composta di dettagli e particolari in cui ogni elemento raffigurato, soggetto a mutazione, rimanda all’estraneità, a visioni più ampie e meno nitide. Con il gesto pittorico viene svelata la forza generatrice della natura, il suo mondo variegato, che non si esaurisce in ciò che l’uomo può vedere a occhio nudo, ma che necessita di lenti d’ingrandimento per apprezzarne la vastità e la meraviglia." _ Elusive Amusement - NOlab
"Il lavoro dell'artista è il continuo scavo nel mistero.
Anche nei paesaggi più idilliaci, tra gli alberi e sotto le foglie, gli insetti si divorano l'un l'altro; la violenza fa parte della vita" - Francis Bacon
"Paesaggi dell'interiorità", 2012 - olio su tela - 18 x 24 cm cad.