"Nuovi Segnali - Soggettive d’Insieme"
Dal 3 dicembre al 17 dicembre 2015 - Cinema MpX
Jessica Ferro, opera: Differenziazioni dell’Essere _ a cura di Elisa Schillaci
Jessica Ferro, opera: Differenziazioni dell’Essere _ a cura di Elisa Schillaci
Insetto /in·sèt·to/ dal lat. insectum ‘diviso (in segmenti)’, der. di sectus, p. pass. di secare ‘tagliare
Il mondo dell’entomologia è al centro della ricerca artistica di Jessica Ferro, ricerca che porta avanti metodologicamente e insistentemente sin dagli anni della sua adolescenza, sperimentando le tecniche espressive più disparate e spesso anche le più laboriose; affianca a quello per gli insetti anche l’interesse per molluschi, invertebrati, conchiglie ed esoscheletri fossili, esseri (molto) presenti in natura ma spesso totalmente ignorati, inosservati.
La sua attenzione, nel caso dell’opera in mostra, si sofferma sulla dissezione dell’insetto e l’indagine accurata delle sue minime parti anatomiche. Il tutto poi viene ingrandito a dismisura, creando un effetto straniante nell’osservatore che quasi non riesce più a riconoscere il soggetto raffigurato. Questo procedimento ricorda un tipo particolare di carrellata ottica, utilizzata nel cinema per zoomare così tanto su un soggetto fino a renderlo irriconoscibile. La divisione in segmenti sia dell’opera che dell’apis mellifera rappresentata sono come metafora per la pellicola cinematografica e dal suo susseguirsi di fotogrammi che compongono un film. È così che l’artista intende mostrare il suo soggettivo occhio rivolto verso il mondo, il suo modo di partecipare attivamente dello spazio che accoglie l’opera.
Le tecniche utilizzate per la realizzazione dell’opera sono la xilografia e il monotipo su carta, sottilissima e fragile. Affondano le loro radici in tempi molto lontani dai nostri e sono pratiche spesso lasciate da parte dagli artisti contemporanei che preferiscono l’utilizzo dei nuovi media. Jessica trasforma l’incisione nel suo rituale personale, l’imprimere la carta sul supporto in una sorta di perfomance: pressa la carta sulla matrice in modo quasi aleatorio, in maniera tale che il risultato finale le si riveli come una sorta di apparizione, poi continua a intervenire sulla xilografia con tracce e solchi; inoltre l’uso del monotipo fa sì che l’opera non sia mai replicabile.
Chiara è la volontà di scomporre il soggetto, che va a scindersi, differenziandosi come l’io si frammenta nelle sue diverse sfaccettature. Avviene poi la ricomposizione, quasi in opposizione, visibile nella totalità dell’opera che ci appare come uno sciame che diventa corpo unico. Ma è una visione limitata, suggestiva e suggestionante, che ci porta a tentare di immaginare come potrebbe essere la figura totale, un’apparizione che induce a una credenza transitoria. L’apis si rivela e si nasconde tra le varie parti del polittico, insinuando in noi dei dubbi e rendendo visibile ciò che si ritiene invisibile.
Se faccio attenzione al margine esso poi diventa centro?
- Elisa Schillaci
> Jessica è una giovane artista originaria di Rosolina (RO), attualmente iscritta al biennio specialistico in Arti Visive e Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2014 ha conseguito la laurea in Pittura presso la stessa. Ha già all’attivo diverse partecipazioni a mostre collettive e personali ed è vincitrice di premi, menzioni d’onore e riconoscimenti. Tra le varie presenze a esposizioni ricordiamo, solonegli ultimi due anni: I Vincitori a Palazzo Rasponi - Premio Marina di Ravenna, Palazzo Rasponi delle Teste (RA); Emisferi creativi - Art feeds the planet, @Folli 50.0, Lambrate (MI); Letteratura Incisa, Aula Magna BUB (BO); Looking for Nature, Villa Ca' Tiepolo, Albarella (R0); #Rebus, OTTO Gallery (BO); Who Art You?4, Fabbrica del Vapore (MI); Coscienze Accese, Galleria La Fortezza, Gradisca d’Isonzo (GO); MostraMi 8 - Art for Women, Palazzo Giureconsulti (MI); Mostra del Premio Arte 2014, Palazzo della Permanente di Milano (MI); Historia Naturalis, FienileLab, Fienili del Campiaro, Grizzana Morandi (BO); Il segno non univoco - Biennale del Disegno di Rimini, Galleria Ninapì (RA).
* IL PROGETTO "NUOVI SEGNALI"
L’area Creatività dell’Assessorato alle Politiche Giovanili – Progetto Giovani Padova del Comune di Padova e Dipartimento dei Beni Culturali - Università degli Studi di Padova presentano la X edizione di Nuovi Segnali.
Nuovi Segnali è un progetto per le arti visive contemporanee, a cura di Guido Bartorelli, Giovanni Bianchi e Stefania Schiavon, che prevede la realizzazione di un ciclo di mostre collettive realizzate da artisti e curatori emergenti.
Il progetto ha coinvolto complessivamente 17 artisti visivi iscritti all'archivio GAI di Padova e 17 curatori che hanno condiviso un percorso di lavoro comune da giugno a novembre per seguire tutte le fasi di organizzazione di un’esposizione, dalla scelta delle opere all’allestimento, dalla stesura di un testo critico alla presentazione al pubblico del lavoro degli artisti durante le serate inaugurali.
Per maggiori informazioni: http://bit.ly/nsX2015
L’area Creatività dell’Assessorato alle Politiche Giovanili – Progetto Giovani Padova del Comune di Padova e Dipartimento dei Beni Culturali - Università degli Studi di Padova presentano la X edizione di Nuovi Segnali.
Nuovi Segnali è un progetto per le arti visive contemporanee, a cura di Guido Bartorelli, Giovanni Bianchi e Stefania Schiavon, che prevede la realizzazione di un ciclo di mostre collettive realizzate da artisti e curatori emergenti.
Il progetto ha coinvolto complessivamente 17 artisti visivi iscritti all'archivio GAI di Padova e 17 curatori che hanno condiviso un percorso di lavoro comune da giugno a novembre per seguire tutte le fasi di organizzazione di un’esposizione, dalla scelta delle opere all’allestimento, dalla stesura di un testo critico alla presentazione al pubblico del lavoro degli artisti durante le serate inaugurali.
Per maggiori informazioni: http://bit.ly/nsX2015